domenica 21 febbraio 2010

1° incontro, domande

1. Perché sposarsi ?

2. Perché sposarsi in Chiesa ?

3. Qual è la tua idea di matrimonio ?

4. Che cos’è per te “amore” ?


Quando parleremo di Vangelo e di Scrittura, magari citando a memoria frasi, versetti o cantici, e quando ci lanceremo in voli pindarici nella esegesi emulando Mons. Ravasi e altri sommi biblisti, non ci prendete troppo sul serio, perché i primi a non farlo siamo noi stessi.
Non sappiamo altro dire che quello che abbiamo sperimentato, ricevuto gratis, noi prima di voi, dalla Chiesa che è madre.
Se esterniamo una riflessione sulla Bibbia è perché ci sentiamo un po’ come quei due famosi discepoli (mica apostoli!) che ritornavano ad Emmaus dopo la crocifissione e risurrezione di Gesù Cristo.
A questi due incompetenti Gesù Cristo stesso s’incarica di spiegargli le scritture e di fargli capire che questo Cristo che attendevano era in effetti quel Gesù di Nazareth da loro conosciuto. Non solo: era lui lì con loro e, alla fine, glielo dice anche: voi due siete “stolti e tardi a capire”!
Ecco, per parte nostra non potremmo desiderare niente di meglio che essere trattati così da Cristo: “stolto, non mi hai riconosciuto? Eppure le scritture mi annunciavano... E poi (indicando il proprio coniuge) non ero forse sempre qui con te, al tuo fianco?”

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